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Questa è la storia breve e tragica di Violetta Valéry, magnifica ragazza francese poco più che ventenne, immaginata da Giuseppe Verdi nel 1853, sulla falsa riga di Margherita Gautier, personaggio della Signora delle Camelie, famoso romanzo di A. Dumas figlio, e poi dramma teatrale dato a Parigi nel 1852. Violetta assomiglia a Margherita per alcuni aspetti come fascino e bellezza, ricchezza al principio e povertà alla fine, e per la stessa morte per tisi nella solitudine degli ultimi giorni. Per l'analogia creativa è nominata da Verdi: traviata, ma traviata non era; in sostanza non era dedita alla prostituzione come Margherita, ma era amante di un ricchissimo Barone di mezza età, senza esserne innamorata. È dominata forse per tutta l'Opera da due fattori che la opprimono: la malattia che avanza e il tempo che si consuma troppo in fretta. È quindi drammatico per lei affrontare varianti di vita che le si propongono. l personaggi che provocano queste scelte sono due: Alfredo e suo padre Giorgio Germont...